CARO DIARIO

  

Cosa fanno gli alunni

Cosa fa l’insegnante

Prendete un quaderno, scriveteci sopra Diario. Ogni giorno, possibilmente in un’ora precisa del giorno, ogni giorno alle sette di mattina appena svegli, o ogni giorno alle undici di sera prima di crollare sul letto, o ogni giorno in autobus (?) o in treno (?) da o per la scuola, o durante un’ora senza l’insegnante titolare, insomma: quando vi pare; ogni giorno, quindi, ciascuno di voi scriverà una paginetta di diario, su cui scriverà quel che gli pare. In aggiunta l’insegnante vi darà, ogni settimana (ogni 15 giorni oppure ogni mese), un tema; e voi scriverete su questo tema. L’insegnante non leggerà niente, non leggerà mai quello che scriverete. A meno che non vogliate voi che l’insegnante lo legga. Poi, se sarà possibile, vi prenderete un quarto d'ora, in classe, per un esercizio di ricopiatura. Ciascuno di voi rileggerà quello che ha scritto durante la settimana; sottolineerà le frasi che gli sembreranno più importanti o interessanti o divertenti e, se vorrà, le ricopierà in un’apposita sezione del quaderno, possibilmente in fondo. Questa operazione serve perché vi rendiate conto, una volta ogni sette giorni, di quello che avete scritto. Darà un tema ogni settimana o quindici gg o mese. Applicherà solo questi criteri di valutazione: chi scrive tutti i giorni, bene; chi scrive uno sì e uno no, appena sufficiente; chi scrive meno ancora, insufficiente. Non leggerà mai i vostri diari Non interverrà sui testi. Non correggerà. Solo, un giorno per settimana o in data concordata, chiederà ai ragazzi di portare il diario in classe; di farlo vedere, anche da distante, perché l’ins. possa capire se i ragazzi hanno scritto tutti i giorni o no. Potrà leggere qualche pagina solo se l’autore lo consentirà. Potrà chiedere agli autori ogni tanto, ma di rado, di condividere qualche pagina a loro scelta.






NOTA
Il diario è un testo di carattere privato e personale nel quale l'autore annota giorno per giorno gli avvenimenti più significativi.

I diari personali vengono pubblicati per:
- la conoscenza del carattere e della personalità di chi scrive;
- la preziosa testimonianza di determinati fatti (piccoli o grandi) e/o di periodi storici;
- la conoscenza di particolari situazioni di interesse umano e sociale.
 


SCRIVERE AIUTA A PENSARE!