La legge del contrappasso nella Divina Commedia di Dante Alighieri

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VIII cerchio (Malebolge) - X bolgia

Luoghi Inferno
 
 
Inferno canto 29 versi 67-69 (Gustave Doré)

Gustave Doré
"Giacevano l'uno sull'altro, sul ventre e sulle spalle, e alcuni avanzavano carponi in quel triste luogo."

CANTO

XXIX - XXX
ATTIVITA'

GUARDIANO

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I due poeti giungono sul ponte che li dovrà portare alla decima bolgia; Dante sente provenire dal basso dei lamenti così pietosi da doversi tappare le orecchie con le mani, nonché un puzzo simile alla carne in putrefazione.

Scesero così l'ultimo argine del lungo ponte, sempre procedendo a sinistra, fino a quando si poté vedere il fondo della bolgia.

PECCATORI

PENA

CONTRAPPASSO

PERSONAGGI

Falsari

Sono sfigurati da tremende e orribili malattie, diverse a seconda del falso che si era commesso.

I falsari di metalli erano colpiti dalla scabbia; quelli di cose dalla lebbra; quelli di persone dalla rabbia che li fa addentare tra di loro; quelli di monete dall'idropisia; quelli di parola dalla febbre altissima.

Come in vita sfigurarono in vario modo la realtà, così ora sono loro stessi sfigurati nei corpi.

Tra i falsari di cose: Capocchio, Grifolino d'Arezzo.

Tra i falsari di persona: Gianni Schicchi, Mirra.

Tra i falsari di moneta: Mastro Adamo.

Tra i falsari di parola: la moglie di Putifarre e Sinone.

Inferno canto 30 versi 49-54 (Gustave Doré)

Giovanni Stradano
"Io ne vidi uno che sarebbe stato uguale a un liuto, se solo l'inguine fosse stato separato dalle due gambe."


 
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