La legge del contrappasso nella Divina Commedia di Dante Alighieri

Cerca
Vai ai contenuti

Menu principale:

IV cerchio

Luoghi Inferno
 
 

"noi aggirammo a tondo quella strada, parlando più assai ch'ì non ridico; venimmo al punto dove si digrada: quivi trovammo Pluto il gran nemico".

Canto VII. Papè Satan, papè Satan aleppe!: è il primo verso del canto, grido rabbioso e intraducibile di un nuovo demonio, Pluto, che cerca di spaventare il poeta. I dannati spingono col petto enormi pesi intorno alla balza del girone (IV cerchio). Sono divisi in due schiere: gli avari percorrono la loro metà del cerchio in un senso, i prodighi nel senso opposto; quando s'incontrano, si rinfacciano reciprocamente la loro colpa. Molti sono uomini di Chiesa, ma Dante non può riconoscerli perchè la loro colpa li ha deformati a tal punto da renderli irriconoscibili. Nel cerchio successivo, il V, ribolle un fossato di acque buie che forma la palude dello Stige, dove sono immerse genti ignude e lorde di fango, tutti appaiono irosi e sono intenti a percuotersi e a mordersi ferocemente. Sono gli iracondi che si lasciarono vincere dall'ira, gli uni ancora furibondi con gli altri. In mezzo a loro, ma sepolti del tutto nell'acqua fangosa, vi sono gli accidiosi, cioè coloro che frenarono esteriormente l'ira, serrando i loro rancori dentro di sè. Essi traggono continuamente profondi sospiri, come si vede dal ribollire dell'acqua paludosa.

Dante, Virgilio e Pluto

Gustave Doré

CANTO

VII
ATTIVITA'

GUARDIANO

Plutone

Versi 1-9

«Pape Satàn, pape Satàn aleppe!»,
cominciò Pluto con la voce chioccia;
e quel savio gentil, che tutto seppe,

disse per confortarmi: «Non ti noccia
la tua paura; ché, poder ch'elli abbia,
non ci torrà lo scender questa roccia».

Poi si rivolse a quella 'nfiata labbia,
e disse: «Taci, maladetto lupo!
consuma dentro te con la tua rabbia.

PECCATORI

PENA

CONTRAPPASSO

Avari e prodighi

Divisi in due schiere opposte, gli avari e i prodighi girano a semicerchio (i primi nel semicerchio di sinistra, i secondi in quello di destra) ruotando con il petto enormi macigni, fino a scontrarsi; quindi si rimproverano a vicenda la propria colpa e ricominciano a girare nel senso opposto, fino a scontrarsi e rimproverarsi nuovamente: così per l'eternità.

Per analogia, come in vita per amore del denaro e dei lussi si affaticarono ad accumulare o a sperperare ricchezze, così ora si affanneranno per l'eternità a spingere con il petto massi di dimensioni diverse, la cui grandezza varia a seconda della quantità di beni accumulati o sperperati.

Giovanni Stradano

PERSONAGGI

Molti Papi e cardinali.

 
Torna ai contenuti | Torna al menu