Il testo argomentativo

Nel testo argomentativo, l’autore spiega, discute, esprime il suo ragionamento o la sua critica riguardo una determinata questione.  

È chiamato “argomentativo” perché l’autore, con una serie di “argomenti”, cerca di convincere il lettore della validità della sua idea (cioè la sua tesi) e dell’invalidità dell'opinione contraria (cioè l'antitesi).

Questo tipo di testo non affronta un argomento in modo generico, ma si pone delle domande in relazione ad una situazione, cercando soluzioni e sostenendo la propria tesi con il ragionamento.

L’autore può esprimere la propria tesi o all’inizio del testo (e poi sostenerla con varie argomentazioni), oppure alla fine (per concludere il proprio discorso) del percorso che parte dal problema e arriva alla soluzione.

I testi argomentativi non hanno uno schema fisso, ma tutti presentano la tesi dell’autore e le “argomentazioni” che servono per convincere il lettore della bontà della tesi proposta.

Sono testi argomentativi:

Ogni argomentazione si articola per:

-tesi;

-prove della tesi;

-obiezioni;

-confutazioni;

-conclusione.

Non tutti i testi argomentativi sono costruiti secondo uno schema fisso, ma tutti presentano una tesi e le argomentazioni che dovrebbero indurre ad accettare la tesi proposta. Fra i testi scritti, in ambito scolastico, è argomentativo il tema, in cui solitamente lo studente deve esprimere la propria opinione su un argomento.

Ecco un esempio:

Anche per essere spontanei occorre la forza di volontà

Introduzione. I valori moderni, quelli a cui fanno riferimento i giovani, soprattutto dopo la rivoluzione culturale degli anni Sessanta, sono la spontaneità e l'autenticità.

 

Tesi n° 1 Il nuovo imperativo etico è essere se stessi, essere sinceri con se stessi, non seguire e non fare ciò che ci viene imposto dagli altri, ma solo ciò a cui crediamo intimamente.

Spiegazione della tesi n° 1 Quindi rifiuto dell'autorità della Chiesa, dei genitori, del partito, della tradizione. Tutto quanto non è maturato dal proprio intimo convincimento è considerato in posizione estranea, è coercizione, è falsificazione della propria verità più profonda.

Argomento a sostegno della tesi n° 1. Noi spesso non ci rendiamo conto del grande cambiamento avvenuto. Un tempo ai giovani veniva insegnato che dovevano rispetto e ubbidienza a tutti coloro che avevano un'autorità: genitori, insegnanti, anziani. Che dovevano imparare a dominare i propri impulsi, imparando a fare anche le cose sgradite. Oggi invece i genitori lasciano i figli liberi di seguire i loro gusti, i loro interessi. A scuola i ragazzi scelgono quali ricerche fare. Nelle relazioni affettive due persone restano unite finché stanno bene insieme. Altrimenti si lasciano.

Conclusione Nessuno deve compiere uno sforzo di volontà per fare qualcosa che non gli piace, per reprimere il proprio istinto.

 

Obiezione alla tesi n° 1 Questo principio costituisce una conquista della libertà, ma, nello stesso tempo, può essere fonte di gravi equivoci ed errori.

Argomentazione che confuta la tesi n° 1. Che cosa vuol dire, infatti, essere libero e spontaneo?

Fare e pensare tutto quello che mi passa per la mente? Lasciarmi andare ad ogni capriccio, cambiare opinione quando mi pare? Non rispettare i patti e gli impegni? Qualcuno lo ha sostenuto: i situazionisti. Ma, evidentemente, il significato dell'autenticità e della sincerità con se stessi è diverso. Autentico è ciò che esprime la mia essenza più profonda, la mia verità essenziale. E questa non è facile da cogliere, da scoprire. I giovani stessi se ne sono resi conto nel campo dello sport. Il ragazzo pigro, svogliato, grasso, impara che, con la forza di volontà può plasmare il proprio corpo, renderlo bello e potente e, quindi, diventare ciò che intimamente desidera. Ma, per riuscirci, deve vincere i suoi desideri immediati, deve sconfiggere la stanchezza, la fame, la pigrizia e la fatica. Se ci riesce, si rende conto che trova piacevole quanto prima gli appariva fastidioso, insopportabile. Perché, a poco a poco, quella che in precedenza era una costrizione è diventata un'abitudine corporea, un modo di essere.

 

Tesi n° 2 L'insegnamento profondo che se ne ricava è che anche la spontaneità e l'autenticità devono essere conquistate con la volontà.

 Argomentazione. Per sapere se ho qualità atletiche devo mettermi alla prova, allenarmi, competere. Se non lo faccio, se resto pigramente ad aspettare, queste qualità non si manifestano mai. Ma lo stesso vale in ogni campo. Mozart ha scoperto di avere talento musicale perché ha incominciato a suonare fin da bambino anche quando era stanco, anche quando non ne aveva voglia.

Lo scienziato potrà scoprire la sua vocazione solo cercando i maestri migliori, provando e riprovando. Lo scrittore scrivendo. Obbligandosi a scrivere, correggendo in continuazione il suo stile, lo studente studiando. 

Conclusione. Nessuna vocazione, nessuna verità si rivela senza la prova della volontà. Nemmeno l'amore. Anche l'innamoramento deve essere accettato, voluto. E la fedeltà richiede tempo. Per arrivare alla nostra essenza più autentica dobbiamo sempre dominare noi stessi.

Dall'articolo di Francesco Alberoni, pubblicato sul Corriere della Sera, il 21/07/1997

(Webliografia http://archiviostorico.corriere.it/1997/luglio/21/Anche_per_essere_spontanei_occorre_co_0_9707212186.shtml)

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I giovani di oggi cercano di essere sempre se stessi, anche rifiutando l'autorità dei propri genitori.

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Da sempre, due dei principali valori dei giovani sono stati l'autenticità e la spontaneità.

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Al giorno d'oggi i ragazzi sono più liberi di assecondare i loro gusti e i loro interessi, mentre prima obbedivano al volere di chi aveva autorità nei loro confronti.

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Per l'autore, essere libero e spontaneo significa poter fare e pensare ciò che si crede sia meglio per se stessi.

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Il talento e le qualità di ognuno di noi si manifestano solo se mettiamo alla prova noi stessi e manifestiamo una grande forza di volontà.

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Nella frase  "Il nuovo imperativo etico è essere se stessi, essere sinceri con se stessi [...]", "imperativo etico" significa:

dovere umano

dovere spirituale

dovere morale

dovere individuale


Nella frase "Un tempo ai giovani veniva insegnato che dovevano rispetto e ubbidienza a tutti coloro che avevano un’autorità: i genitori, gli insegnanti, gli anziani.", "a tutti coloro che" si riferisce a:

Giovani

Rispetto e obbedienza

Genitori, insegnanti, anziani

Nessuna delle precedenti


Nella frase "Questo principio costituisce una conquista della libertà, ma, nello stesso tempo, può essere fonte di gravi equivoci ed errori", la parola "equivoci" vuol dire:

Problemi

Malintesi

Difficoltà

Ostilità


Qual è il contrario di "autentico"?

Solenne

Ufficiale

Falso

Reale


Nella frase "Il ragazzo pigro, svogliato, grasso, impara che, con la forza di volontà, può plasmare il proprio corpo, renderlo bello e potente [...]", il verbo "plasmare" significa:

Creare

Modellare

Fortificare

Dominare


Quale di queste affermazioni può riassumere il brano?

Per essere spontanei e autentici dobbiamo cedere alle nostre emozioni.

Una persona, per essere spontanea e autentica, deve imparare a dominare se stessa.

La spontaneità e l'autenticità si raggiungono facendo tutto ciò che si desidera.

Per essere liberi non dobbiamo reprimere i nostri impulsi e i nostri istinti.