La legge del contrappasso nella Divina Commedia di Dante Alighieri

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VIII cerchio (Malebolge) - VI bolgia

Luoghi Inferno
 
 
Inferno Canto 23 versi 52-54

Gustave Doré

Il capo dei Malebranche informa Dante e Virgilio che non possono procedere oltre da quella parte, poiché il ponte roccioso che sovrasta la VI Bolgia è crollato e quindi i due dovranno costeggiare l'argine della V Bolgia fino a trovare un altro ponte intatto.

Malacoda
(il capo dei Malebranche) offre ai due poeti una scorta di alcuni diavoli, che li guideranno sino al punto in cui c'è un ponte intatto che potranno attraversare; chiama quindi a se dieci Malebranche:  Barbariccia (che guiderà la schiera), Alichino, Calcabrina, Cagnazzo, Ciriatto, Draghignazzo, Farfarello, Graffiacane, Libicocco e Rubicante.

A questo punto i diavoli con Dante e Virgilio si dirigono a sinistra lungo l'argine. Quest'ultimi, però, non si fidano delle intenzioni dei diavoli della scorta, così, quando questi sono impegnati a dare la caccia ad un dannato che si era preso giuoco di loro, ne approfittano per scappare.

Virgilio dice a Dante che dovranno calarsi nella VI Bolgia appena il pendio di destra che vi conduce risulti meno ripido, in modo da sfuggire alla caccia dei diavoli che li stanno inseguendo. Non fa in tempo a finire la frase che Dante vede le Malebranche
volare verso di loro per afferrarli.

Il maestro, con la stessa sollecitudine con cui una madre afferra il figlioletto e lo porta fuori dalla casa in fiamme, in piena notte, pur vestendo solo una camicia, afferra prontamente Dante e insieme a lui si cala lungo il pendio che porta alla VI Bolgia, stando supino e reggendo il discepolo sul petto con l'amore di un padre.

I due giungono, così, rapidissimi sul fondo della VI Bolgia, proprio nell'attimo in cui i Malebranche arrivarono in cima all'argine: e furon così salvi, non potendo i demoni proseguire oltre, per un decreto divino che vieta loro di uscire dalla Bolgia che è stata loro assegnata.
Si è così roccambolescamente giunti nella VI bolgia.

CANTO

GUARDIANO

XXIII
ATTIVITA'

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PECCATORI

PENA

CONTRAPPASSO

Ipocriti

Camminano piano sotto pesantissime cappe di piombo, dorate all'esterno.

Una particolare sotto categoria di ipocriti è costituita dai membri del Sinedrio che condannarono a morte Cristo; questi sono crocifissi in terra, di traverso sulla via, in modo che gli ipocriti, che procedono lenti sotto le pesantissime cappe di piombo che indossano, passando li calpestino.

Come in vita nascosero i loro torbidi pensieri sotto una gradevole falsa apparenza, così ora sono nascosti da cappe di pesantissimo e misero piombo, falsamente dorate all'esterno.

Inferno canto 23 versi 118-120

Giovanni Stradano (1587)

Per i membri del Sinedrio, viene riproposta l'umiliazione della crocifissione (chiaro il riferimento a quella che fecero infliggere a Cristo), con l'aggravante del disprezzo perfino degli altri ipocriti, che li calpestano.

PERSONAGGI

Catalano dei Malavolti, Loderingo degli Andalò.

Crocifissi in terra: Anna, Caifa e i Farisei.

 
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